Michelangelo la rappresenta con carnagione scura e volto rugoso, una donna vecchia con espressione dura come il braccio nerboruto in bella evidenza. Aveva stretto in mano tanti granelli di sabbia per segnarsi gli anni di vita, dimenticando di chiedere all’innamorato Apollo il dono dell’eterna giovinezza. Vita lunghissima, dunque, ma piena di vecchiaia e di rimpianti.
Ed ecco allora che Rita Pasquetti prende per mano questa donna e ci presenta riflessioni e considerazioni di fascinosa sensibilità e, prima di vestire i panni della sibilla, ci porta la sua presenza; la sibilla è la voce di Apollo e il riferimento e a lui: “A me offre segni, le sue parole sono come raggio di sole dai mille riflessi, sono segreti che scendono dal cielo per sciogliere il mistero della miseria umana”. Senso della contemporaneità: il nostro tempo che sa di sofferenza e angoscia. Soffre di sapere, la Sibilla, perché la conoscenza è un peso insostenibile.
Gianfranco Formichetti
Autrice: Rita Pasquetti
Illustratrice: Matilde Fallerini
Pag: 100
Cartaceo/ebook
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