In sospeso tra immaginazione e realtà, tra razionalità e fuga nell’astratto, la silloge esplora momenti di vita comune e luoghi intimi dell’anima. Le strofe, in prima battuta permeate di un senso di amaro scetticismo, a una lettura più approfondita rivelano il senso di una matura percezione del magnifico che si fonde con una genuina ammirazione per la natura ma anche per il mistero dell’umana esistenza.
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Autore: Francesco Di Giorgio