Luciano Tribiani
Laureato in Ingegneria Elettronica, ha lavorato nel centro elettronico elaborazione dati di una prestigiosa Banca, poi per quasi tre lustri presso una eccellente azienda americana, leader nel settore elettronico. Successivamente ha scelto la via della docenza presso istituti tecnici, contemporaneamente alla libera professione. Ha lavorato come consulente in diverse industrie e presso enti comunali. Da quando è entrato in età pensionabile si è dedicato alla ricerca storica vantando gli insegnamenti e la guida di illustri maestri. Il primo lavoro è stato la ricostruzione documentata dei fatti d’arme che si svolsero a Rieti nel periodo pre-risorgimentale, cioè nel marzo 1821, pubblicato nel volume “Rieti e il suo territorio”, a cura dell’Archivio Storico di Rieti, in occasione del 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia. Successivamente si è dedicato ad altri studi risorgimentali decifrando i verbali della loggia massonica “Sabina” del 1863-64. E’ seguita una monografia pubblicata con il titolo “La Massoneria nel reatino” in occasione del 150° anniversario della sua installazione a Rieti nel maggio 1863. Nel 2014 ha pubblicato l’epistolario di Solidati Tiburzi con Lodovico Petrini dal titolo “… Si sperava che il papa partisse”, lettere segrete del Comitato Nazionale Romano per la liberazione di Roma all’omologo Comitato reatino. Nel 2015 ha pubblicato un altro lavoro riguardante “L’eredità morale degli Scolopi” a Rieti ed in Sabina. Nel 2017 ha pubblicato una ricerca sui Cavalieri del Tempio dal titolo “ I Templari di San Bevignate”. Inoltre ha pubblicato altri articoli riguardanti il pensiero di Mazzini, una ricerca sui rapporti tra Massoneria e Chiesa cattolica alla fine dell’ottocento prendendo spunto dalla lettera episcopale del Card. Egidio Mauri ai fedeli reatini. Alla fine del 2017 ha pubblicato una monografia sull’epicedio di Victor Hugo sui fatti di Mentana del 1867. Da ultimo, ha pubblicato una serie di articoli sulla Grande Guerra con particolare riferimento alle gesta di suo zio Innocenzo, pluridecorato ed eroe, caduto in combattimento a Zenzon di Piave nel dicembre del 1917.
Sperando un ritorno non lontano...
La fotografia, testimone della Storia
Matilde Fallerini
Matilde Fallerini, reatina, insegnante, artista e studiosa di storia locale, è membro di prestigiose associazioni culturali del territorio con le quali ha collaborato per la definizione e per la finalizzazione di progetti di caratura nazionale e internazionale, come la realizzazione del monumentale organo Dom Bedos-Roubo all’interno della chiesa di San Domenico poi di nuovo aperta al pubblico. Ha scritto articoli per diverse riviste e ha pubblicato numerosi studi nonché ha prodotto nel tempo opere con tecniche diverse e di levatura tra le quali spiccano i disegni reali e ipotetici di Rieti. Per la collana dedicata al teatro della casa editrice Amarganta ha realizzato copertine di squisita finezza e sensibilità.
Barbara Ricordy
La Flautista Barbara Ricordy, è nata a Roma nel 1965, ha studiato il flauto traverso per sette anni presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, sotto la guida del M° Pietro Deflorian, laureandosi nel 1989, con il massimo dei voti. Ha poi seguito il Corso Annuale di Perfezionamento in Flauto Traverso, sotto la guida del M° Conrad Klemm. Ha altresì frequentato il Master di perfezionamento flautistico con il M° Trevor Wye, presso l’Accademia italiana del Flauto di Roma, AIF. Ha conseguito il Diploma di perfezionamento in Musica da Camera con i Maestri Cristoph Jaggin e Conrad Klemm, e con il M°José Tomàs presso l’Accademia Spagnola di Belle Arti di Roma. Nel 2014 ha conseguito, presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, l’Abilitazione all’insegnamento del FLAUTO TRAVERSO, con il massimo dei voti.È Soprano leggero ed ha studiato il Canto Lirico con la M° Margherita Ciani. È iscritta alla Siae dall’età di diciotto anni, epoca in cui compose il suo primo brano, un Miserere per Coro a quattro voci: “L’alba dopo la sua morte” (dalla Suite “le Fou de Dieu”) dedicato a San Francesco d’Assisi, per cui nutre da sempre, grandissima venerazione.
Ha composto due brani per il Flauto: “Ali D’Acqua” e “The blue crye”. Dal 2011 è on line il suo sito personale: https://esperanzainbloom.wixsite.com/barbara-ricordy